Ciao mondo!!

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migration

Mi (ri)trovate qui

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paralisi paradisiaca

Più veloce di un mortal veleno, hai bloccato i gangli della mia
normalità.
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stonature

Vomitare e fermarmi finchè non sarò vuota.Non servirebbe.
Tapparsi le orecchie.Non servirebbe.
Scappare.Non servirebbe.

Scegliere.Scegliere sapendo che farà male a te ma non all’altro.
Scegliere.

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Leggo interventi del passato, e…lo rivorrei. E non va affatto bene. Scusate.
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neve

"c è un passato di occasioni che ho sprecato con la scusa dell autosufficienza
c è una montagna di parole che ho dimenticato e a rincorrerle mi sento male,senza fiato

e mi piace pensare che un giorno non avrò più sentimenti

vorrei un pezzo di carta su cui scrivere
mi dimentico i ragionamenti

non si torna indietro non si torna indietro

e se cerco di parlarti non ci sei mai
non so come dirti che vorrei te al mio fianco

il procedere fluido delle parole e dei giorni come fossero eterni,
nonostante i miei inverni ne diano scansione

condividere i luoghi con alcune persone i pensieri le idee o i fatti con altre mi allontana dal vuoto che adesso impaurisce
come vedi mi stanco,come vedi non ti manco

faccio finta di niente anche quando so che mi pentirò anche quando so che mi mancherai…"

Non sono mie queste parole.Ma è come guardarsi allo specchio.O ascoltare una canzone e pensare che sia stata scritta per te.
Riporto parole di altri perchè ho chiuso tutto in un cassetto e ho buttato la chiave.
Ogni parola giace immobile segregata da sbarre di sordità.Non voglio parlare,non voglio sfogarmi,non voglio arrabbiarmi,reagire,farmi venire il mal di stomaco,vomitare,guardare la neve cadere desiderando di farmi seppellire,anelare alla pace interiore,disintegrarmi,guardare i giorni passare.Non so elaborare. e tremo perchè ho paura.piango perchè tutto è cambiato e l’armonia si è spezzata lasciando solo rabbia rancore gelo e ostilità.Vivo col sangue amaro e gli occhi tristi che nascondo e seppellisco in presenza di altri,cambio maschera per paura di infettare chi mi sta intorno.I Legami si rompono,i matrimoni finiscono,i figli crescono e non c’è niente da fare, i rapporti perdono vigore, o si evolvono in modi a noi incomprensibili, a me impensabili. La paura di perdere le amicizie,la paura della solitudine,la paura del solo pensare a questo è più forte del desiderio,più forte di un progetto che si stava per mettere in atto.E il desiderio uccide,è un rogo che consuma lentamente chi ne è posseduto,è una malsana cecità,che offusca,confonde,paralizza e azzera il vivere.
Mi riempio di giustificazioni e scuse per cercare di arginare i sensi di colpa,individuo l’errore ma nonostante questo lo ripeto diabolicamente,indietro non si torna,neanche con una montagna di scuse alte quanto l’Everest.L’ossigeno scarseggia,i rapporti umani sono come reazioni irreversibili e non c’è enzima che tenga,pentimento,lacrima,mi dispiace,mi hai deluso,che possa ripristinare lo stato precedente.Prima era diverso.Prima si respirava.prima mi incazzavo.adesso non parlo.



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dissoluzione

E’ INIZIATA LA DISSOLUZIONE
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rivelazioni di viola vestite.

…La nausea che mi viene ricordando chi eravamo…

Quel viola che si propaga a macchia d’olio e accende i riflettori sul non detto.
Un revolver impazzito che basta a togliermi respiro e lucidità per tutta la sera.
Giù la testa e ingoia ingoia ingoia. Che strani link sulla mia strada.Somiglianze orripilanti.

Chiudo tutto in un cassetto da stivare.
Nessuno ha detto che sia facile.

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densità=massa/volume

Il problema è la densità.
Se tutto rimanesse in superficie,senza penetrare indisturbato in profondità,sarebbe meno complicato.
Se tutto rimanesse congelato e relegato nei ghiacciai,nessuno si prenderebbe la briga di riportarlo alla luce.

Vincoli di sangue,vincoli sociali,vincoli di lavoro,vincoli sentimentali implicano responsabilità,trasparenza,coerenza.
L’instaurarsi di uno di questi legami, il mantenimento e la sua dissociazione  richiedono energia,premura,uscita dai propri confini,condivisione,comprensione.gli egoismi lasciali da parte.
Quando tutto funziona bene,quanto è bello dimenticarsi di tutta la dose di attenzione e sforzo che impieghiamo nel darci,come si è leggeri.
Quando sopraggiungono le complicazioni,ci rendiamo conto di quanto articolato sia il sistema,della gravità del progetto e della complessità di ogni singolo mattone.E quel soffitto ci cade addosso pezzo per pezzo,senza poter dire basta,come un onda costante.
Invischiati nel mare di troppe parole dette,non dette,sottintesi e malintesi,come ne usciamo?

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travelling in car….


Quanto è bello.

non me lo ricordavo così.

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